Coronavirus
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Presso Ginefiv stiamo seguendo con minuziosa attenzione ogni inofrmazione pubblicata dalle autorità sanitarie e stiamo aggiornando i nostri protocolli continuamente per garantire la sicurezza dei nostri pazienti e dei nostri impiegati con l’esecuzione delle misure adottate.
Per questo motivo, e seguendo le raccomadazioni del Ministero di Salute e della Società Spagnola di Fertilità (SEF) per tutti i centri spagnoli di Riproduzione assistita, Ginefiv rimarrà aperta, ma riduciendo la sua attività nelle prossime settimane, con l’obiettivo di proteggere i nostri pazienti, il personale ed il sistema sanitario, mantenendo un 30% di servizi essenziali.
Il nuovo coronavirus è stato scoperto in Cina alla fine dell’ anno 2019 ed è un nuovo ceppo mai osservato in precedenza nella specie umana. I sintomi più frequenti della malattia del nuovo coronavirus (COVID-19) sono:
I dati rilevati dal Ministero di Salute assicurano che circa l’ 80% degli affetti hanno sintomi lievi e inoltre, che la popolazione di maggior rischio è quella di età avanzata o che presenta altre patologie, per lo stato di salute più fragile rispetto al resto della popolazione.
Ad oggi non ci sono prove di trasmissione del COVID-19 attraverso le tecniche di riproduzione assistita.
Il virus si trasmette da persona a persona a seguito di un contatto ravvicinato con un malato, ad esempio per convivenza sotto lo stesso tetto, condividendo la stessa stanza in un ospedale, viaggiando con lo stesso mezzo di trasporto o prendendosi cura di una persona infetta senza protezione adeguata.
Come già raccomandato dalle autorità sanitarie, le indicazioni dell’ OMS per ridurre il rischio di contrarre la malattia sono:
Se è stata in contatto con una persona infettata dal virus dovrebbe rimanere in quarantena, anche se non si presentano sintomi.
Se nota sintomi come ad esempio febbre, tosse secca o difficoltà respiratoria, dovrebbe chiamare, se è in Spagna il numero (+34) 900 102 112 per far valutare il suo stato di salute dai servizi sanitari.
Se ha in programma di venire ad una prima visita nel nostro centro e non sono ancora trascorsi i 14 giorni di quarantena dopo l’esposizione (cioè il contatto con la persona positiva), dovrebbe eseguire la consulenza tramite videoconferenza in sostituzione della visita in sede.
Attualmente non ci sono dati, nè prove scientifiche che suggeriscono che il COVID-19 incida sulla fertilità.
È Iimportante ricordare che ancora il virus ed il suo sviluppo sono in fase di studio e finora, le informazione sull’impatto sulla gravidanza sono quindi limitate.
Cionostante, le prime pubblicazioni di studi scientifici riguardo l’impatto del coronavirus sulla gravidanza rivelano che non c’è trasmissone tra madre e feto durante questo periodo, così come non è stato dimostrato che le donnne incinte presentino maggiore suscettibilità di cotagio rispetto al resto della popolazione.
Inoltre, non esiste ad oggi nessuna evidenza di trasmissione di questo tipo di virus tramite trattamenti di riproduzione assistita.
Ricordando la maggiore aggressività del virus in anziani e/o in persone con patologie precedenti, ad oggi, non sono noti decessi di bambini e risulta limitato il numero di morti tra persone giovani ed in salute. L’80% dei pazienti malati lamenta solo sintomi lievi.
Oggigorno, non sono disponibili informazioni su effetti sfavorevoli del virus Covid -19 sulla gravidanza. Sono sate osservate interruzioni di gravidanze, inclusi aborti spontanei e morti fetali, nel caso di infezione con altri coronavirus della stessa famiglia [SARS-CoV e MERS-CoV] durante la gravidanza. Le febbre alta durante il primo trimestre della gravidanza può aumentare i rischi di alcune malformazioni nei neonati.
Durante il corso dell’anno Ginefiv è abituata a lavorare con tutti possibili tipi di campioni e rispetta scrupolosamente le misure di sicurezza di routine.
Tutti i processi laboratoristici seguono le più rigorose misure di controllo per garantire la sicurezza dei Suoi gameti e del Suo futuro bambino.
La SEF informa che fino ad oggi non ci sono prove che il virus sia presente nel materiale biologico riproduttivo (ovociti, spermatozoi, embrioni) o nei flussi biologici ad essi legati (flusso follicolare, seme), nè nelle secrezioni genitali (vaginali, uterine). È stato descritto che il tempo di sopravvivenza del virus sulle superfici solide è fino a 9 giorni, e questo periodo si riduce a temperature superiori a 30°C. Ricordiamo che le colture embrionali abituali nei nostri laboratori di riproduzione si realizzano a 37 ºC in 3-5 giorni.
Seguendo le indicazioni della Società Europea di Riproduzione umana (ESHRE) e le raccomandazioni della SEF, consigliamo:
Per tutti i trattamenti già iniziati: continuare fino al pick-up follicolare con il fine di vitrificare gli ovuli ricuperati o, se possibile fecondarli e congelare gli embrioni formati, per poter trasferire più avanti.
Per trattamenti non ancora iniziati: posticiparli fino alla fine della crisi sanitaria. Questo include sia i trattamenti FIVet che inseminazioni artificiali ed i trasferimenti di embrioni vitrificiati.
Si. Seguendo le raccomandazioni della Società Spagnola di Fertilità (SEF) per tutti i centri spagnoli di riproduzione assistita, Ginefiv rimarrà aperta, però limiterà la sua attività allo scopo di proteggere i nostri pazienti, il nostro personale e il sistema sanitario, mantenendo servizi minimi di 30%.
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