Procreazione medicalmente assistita

Congelamento degli ovuli:preservare la fertilità femminile

Desidera avere un bambino ma non pensa che sia il momento giusto? Ha superato i 30 anni e teme che la Sua fertilità ne risenta? Il congelamento degli ovuli è una tecnica di procreazione medicalmente assistita che preserva la fertilità femminile.

Preservare la fertilità femminile

Preservare la fertilità femminile

I progressi nella conservazione della fertilità offrono oggi alle donne che lo desiderano – o che ne hanno bisogno per ragioni mediche – la possibilità di posticipare il momento di diventare madri attraverso la vitrificazione dei loro ovuli.

I ritmi di lavoro, le difficoltà economiche, il fatto di non trovare il partner giusto o il semplice desiderio di rimandare, fanno sì che sempre più donne ritardino la decisione di diventare madri. Il problema è che dopo i 35 anni la fertilità di una donna diminuisce e la qualità degli ovuli peggiora, riducendo le possibilità di ottenere una gravidanza naturale. Se questo è il Suo caso, sappia che può preservare la vostra fertilità grazie alla vitrificazione degli ovuli (nota anche come congelamento degli ovuli).

Inoltre, la vitrificazione degli ovociti può anche preservare la fertilità delle donne che devono sottoporsi a chemioterapia o radioterapia, poiché questi trattamenti possono influire sulla fertilità.

Pertanto, queste donne possono scegliere di prelevare e congelare i propri ovuli prima di sottoporsi a un trattamento oncologico, sempre sotto la prescrizione di uno specialista.

Che cos’è la vitrificazione degli ovuli e in che cosa consiste?

La vitrificazione degli ovociti è l’unica tecnica che permette alle donne di conservare i propri ovuli per poterli fecondare in futuro. Grazie alla sua semplicità e agli ottimi risultati, questa tecnica di conservazione della fertilità viene applicata al Ginefiv dal 2006.

Consiste nel sottoporre le cellule a un rapido raffreddamento portandole a temperature molto basse. L’elevata velocità di raffreddamento ottenuta con la vetrificazione impedisce all’acqua all’interno dell’uovo di trasformarsi in cristalli di ghiaccio che lo danneggiano irreversibilmente. I buoni risultati ottenuti con il congelamento degli ovuli hanno rappresentato uno dei cambiamenti più importanti nel settore della procreazione medicalmente assistita.

È necessario incubare gli ovociti in una soluzione con un’alta concentrazione di crioprotettore e metterli nell’azoto liquido. La temperatura a cui sono esposti gli ovociti viene ridotta dai 22ºC iniziali a -196ºC a una velocità di raffreddamento di 23.000 gradi al minuto, a differenza dei processi tradizionali in cui la velocità variava da -0,3 a -2ºC. In seguito, gli ovuli vetrificati avranno la stessa fertilità del giorno in cui si è deciso di conservarli.

Quando deciderà di diventare madre, questi ovociti saranno scongelati e fecondati nel laboratorio di FIV (con lo sperma del partner o di un donatore) e trasferiti nell’utero.

Fasi della vitrificazione degli ovociti

FASE-1

Stimolazione ovarica

Si tratta della prima fase di questo trattamento di conservazione della fertilità. Consiste nell’induzione dell’ovulazione multipla mediante la somministrazione di farmaci ormonali alla paziente.
Durante la procedura, i nostri specialisti controllano la crescita dei follicoli ovarici mediante un monitoraggio ecografico.

FASE-2

Pick-up ovarico

Si tratta di una piccola procedura ambulatoriale della durata di circa 15 minuti, in cui gli ovociti maturati nelle ovaie della donna durante la fase precedente vengono prelevati sotto controllo ecografico.

La puntura ovarica viene eseguita nelle nostre sale operatorie, in leggera sedazione, per evitare qualsiasi disagio.

FASE-3

Vitrificazione degli ovuli

Una volta arrivati nel nostro laboratorio, gli ovuli vengono crioconservati con la tecnica della vitrificazione, che consiste in una solidificazione cellulare molto rapida e a bassa temperatura, evitando così la formazione di ghiaccio.

Subito dopo la vitrificazione, gli ovuli vengono conservati nelle nostre banche di azoto, dove rimarranno perfettamente identificati fino a quando non saranno necessari.

Dalla vitrificazione alla fecondazione

La sopravvivenza degli ovociti dopo lo scongelamento è di circa il 90%.

Quando si utilizzano ovociti vetrificati, questi verranno fecondati mediante ICSI, o microiniezione di sperma, con gli spermatozoi della coppia o di un donatore, generando embrioni che verranno trasferiti alla paziente, che sarà stata preventivamente sottoposta a una preparazione endometriale per favorire l’impianto dell’embrione.

Quando è indicato il congelamento degli ovuli?

Per preservare la fertilità: la vitrificazione degli ovuli offre la possibilità di combattere gli effetti che il passare del tempo ha sul sistema riproduttivo di una donna. Soprattutto a partire dai 35 anni, si può parlare di un deterioramento che si manifesta nei seguenti modi:

  • Una progressiva riduzione della fertilità dovuta all’invecchiamento delle ovaie.
  • Una progressiva riduzione delle probabilità di nascita di un bambino sano, se la gravidanza viene portata a termine.

Per ragioni mediche: ad esempio, prima di iniziare un trattamento antitumorale che può portare all’infertilità (la chemioterapia e la radioterapia causano danni irreversibili agli ovuli).

Per motivi etico-morali: La vitrificazione degli ovuli offre la possibilità di evitare il congelamento degli embrioni per le coppie che non desiderano farlo a causa delle loro convinzioni. In questo modo, solo il numero di ovuli che si desidera trasferire sarà fecondato e il resto degli ovuli (invece degli embrioni, come si fa convenzionalmente) sarà congelato per un eventuale uso successivo.

Qual è l’età migliore per congelare gli ovuli?

La fertilità delle donne inizia a diminuire a partire dai 35 anni, con un calo molto più marcato a partire dai 38-40 anni. Questo fatto è di enorme importanza quando si considera la possibilità di congelare gli ovuli, poiché i risultati delle gravidanze ottenute con ovuli vetrificati variano sostanzialmente a seconda dell’età in cui sono stati ottenuti.

Pertanto, quando la vitrificazione degli ovuli viene eseguita tra i 32 e i 35 anni, si stima che siano necessari 8-10 ovuli vitrificati per avere un tasso di gestazione del 40-50%. Se invece il congelamento degli ovuli viene effettuato tra i 35 e i 38 anni, la percentuale di successo scende al 35%. Tra i 39 e i 40 anni il tasso è del 20-25%, mentre dai 40 anni in poi non supera il 10%. Inoltre, in queste ultime fasce d’età, poiché in molti casi la riserva ovarica è ridotta, può essere necessario effettuare più di un ciclo per ottenere un numero sufficiente di ovuli vitali.

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